Giorno 8 di missione – Poste de Santé

La settimana è cominciata con il Poste de Santé già pieno di mamme e bambini alle 9 del mattino.
Marcello, che dopo la partenza di Annika è rimasto l’unico pediatra, ha visitato circa 25 bambini.
Malgrado il grande numero di piccoli pazienti, Marcello ha trovato per ogni bambino il tempo per uno scherzo, una boccaccia, una battuta, qualsiasi cosa per creare un rapporto con loro.
Ha trovato il tempo per dare ad ogni mamma delle spiegazioni esaurienti sulla malattia del bambino, sulle medicine da prendere, ma anche su come preparare cibi sani.

La frutta non fa parte della dieta di molti bambini, sia perché è costosa, sia perché le mamme spesso non ne apprezzano il valore nutritivo.

Anche le verdure non sono molto presenti nella dieta dei bambini. Per questo motivo i consigli di Marcello su come introdurre frutta e verdura nella dieta e finanche le semplici ricette che ha condiviso su come usare le verdure per fare delle zuppe o su come mescolare le verdure con il riso avranno sicuramente effetti benefici non solo per risolvere i problemi del momento di gonfiori di stomaco o di costipazione, ma per incamminare i bambini verso un’alimentazione più sana.

Tra i tanti bambini ce n’era una con la scabbia, due fratellini con i vermi nella pancia, svariati bambini con bollicine sul corpo e sulla testa, altri con gastroenterite, qualche bambino con febbre e raffreddore, un bambino con tanto muco accumulato nelle orecchie da avere problemi di udito.
Vista la posizione geografica della Casamance, c’era una mamma con due bambini che parlavano due lingue diverse, Malik inglese perché ha passato qualche anno con lo zio in Gambia, Bettina francese perché è cresciuta a Cabrousse. In compenso la mamma, Yvonne, è della Guinea Bissao e quindi parla portoghese. Ovviamente tutti e tre parlano la lingua locale che è la stessa nelle zone di frontiera.

Silvia si è occupata di quattro piccoli pazienti con problemi psicomotorii.

Per alcuni è stato il secondo trattamento, per altri il terzo. Le mamme, attentissime, hanno seguito i piccoli progressi dei loro bambini, prendere una pallina, rimandarla indietro, calciarla con il piede.
Alessandra ha preparato a ritmo serrato le medicine prescritte da Marcello, Mariétou ha facilitato la comunicazione con le mamme che non parlano francese e Begoña e Simonetta hanno preparato le schede per ciascun bambino ed hanno cercato di organizzare la fila, dando ad ogni mamma un numero e così evitando un po’ di frizioni tra di loro su chi è arrivato per primo.


L’ultimo bambino di cui si è praticamente occupata tutta l’équipe è Raymond.
Questa volta non dal punto di vista medico, bensì amministrativo. Raymond ha un grave problema ad un occhio ed ha bisogno di sottoporsi ad un intervento chirurgico a Dakar.
Anche se vede abbastanza bene dall’altro occhio, la famiglia ha deciso di non mandarlo a scuola. Al problema fisico si aggiunge dunque l’esclusione dalla vita scolastica e dai giochi con gli altri bambini.

Il problema amministrativo di Raymond è che è nato in Guinea, ma vive a Cabrousse con una zia, non ha più i genitori (non sappiamo se sono morti o se lo hanno abbandonato) e non ha alcun documento d’identità. L’organizzazione del viaggio in aereo a Dakar per la chirurgia all’occhio presenta dunque enormi problemi burocratici. L’intera équipe si sta impegnando per venire a capo del problema, perché il trascorrere del tempo potrebbe pregiudicare definitivamente la vista dell’occhio malato e anche la capacità di Raimond di imparare a leggere e a scrivere e diventare un bambino come gli altri
Questa sera tutta l’équipe è invitata a cena a casa di Mariétou. Ci saranno pesce freschissimo comprato al Villaggio dei pescatori, insalata e patatine fritte, e poi tanta buonissima frutta. Una bella e sicuramente buona conclusione di una lunga giornata.
A domani.