Un inizio di settimana molto attivo con tanti bambini e (quasi sempre) le loro mamme al Poste de Santé. Per fortuna molti bambini avevano solamente piccoli malanni.
Solo due hanno un po’ preoccupato i pediatri. Un bimbo di soli due mesi, Philippe, con una malattia delle pelle che si è sviluppata al momento del parto ed è incurabile, ma si può tenere sotto controllo, e un bambino con la polmonite.
Cabrousse è una zona di frontiera. Il piccolo Houssein è della Guinea, ma l’area di Cabrousse offre migliori possibilità di cura della regione al di là della frontiera e dunque Houssein e suo padre sono arrivati al Poste de Santé dove Annika si è occupata di loro insieme a Begoña.
Una frustrazione dei medici di Kasomay è che molti genitori sono convinti che un buon medico prescrive molte medicine. A volte il sentirsi dire che il bambino ha un problema di salute che si risolverà in breve senza necessità di prendere delle medicine, rischia di essere interpretato come una visita medica superficiale. Dunque uno sforzo educativo deve essere fatto per spezzare il binomio: più medicine, più salute.
La giornata ha visto anche un incontro importante tra alcuni dei pediatri e volontari di Kasomay – Gilberto, Marcello, Matteo, Luisa e Simonetta, ed il direttore sanitario del distretto di Oussouye. Malgrado qualche piccola divergenza di punti di vista, l’approccio di Kasomay di collaborare con le autorità sanitarie locali, di tenerle informate di tutte le attività, di essere sempre disposti a considerare nuove opportunità di collaborazione, si è mostrato ancora una volta vincente. Il direttore sanitario del distretto ha confermato l’appoggio alle attività di Kasomay e la stima per i suoi membri.
Con lui e con il dentista dell’ospedale si sono gettati gli accordi per iniziare un supporto alla attività dentistica dell’ospedale. Inoltre è stata l’occasione per vedere la maternità ristrutturata da Kasomay e apporre la foto della volontaria Nunzia Fasciano a cui questa ristrutturazione è dedicata. Il progetto ambizioso di Gueye è completare il funzionamento della sala operatoria di ostetricia e del completamento dei lavori del pronto soccorso regionale .
Il viaggio a Oussouyie è stato intrapreso con un’automobile con una grande esperienza di vita avendo percorso ben 350.000 km. Eppure era determinata a lasciare il gruppo a Oussouyie. E a lasciarlo mentre c’erano circa 40 gradi. Una decisa spinta in discesa le ha fatto cambiare idea!
Ma la più grande prova di pazienza è stata la cena. Un’ora e mezza di attesa… Il barracuda era però delizioso e il gruppo sempre più allenato a considerare la pazienza una delle più grandi virtù!